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HP 7.1 (e Woody Allen)
Di Matteo @ 05/12/2010 - in Recensioni - Commenti (0)
Dove HP 7.1 sta a indicare Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1, ovviamente.
Da appassionato divoratore dei libri, mi è sempre riuscito difficile dare un giudizio obiettivo sui film del maghetto. I primi tre mi erano piaciuti moltissimo, ma dal quarto in poi la situazione è precipitata.
Una cosa, forse, l'ho capita: se il film è tratto da un'opera importante e/o di culto (vedi il caso Watchmen), l'adattamento sarà il più possibile fedele al materiale cartaceo originario, pena l'ira di fan assatanati.
Questo porta a delle trasposizioni su celluloide poco soddisfacenti. Libri (fumetti) e cinema sono media diversi, e in quanto tali hanno bisogno di approcci differenti per raccontare una storia.
Nel libro della Rowling (che non ricordo benissimo, li ho letti tutti troppo in fretta) l'azione era parecchio diluita, ma un film di HP non può essere riempito di chiacchiere. Le scene d'azione funzionano alla grande come al solito (non mi aspetterei di meno), ma l'esilio di Harry, Ron e Hermione è decisamente anti-cinematografico.
L'adattamento non è certo l'unico problema. Yates non ha mai brillato per il suo talento dietro la macchina da presa e, anche questa volta, fa molto poco per smentirci. Nelle poche volte in cui tenta di svegliarci dalla sonnolenza registica, ci consegna scene a dir poco trash (e, a titolo di esempio, vi bastino Hermione e Harry che si avvinghiano nudi in una patinatissima CGI).
Pregevolissima invece la resa grafica della Storia dei tre fratelli, momento migliore di tutto il film. Che, ahimè, non basta a risollevarne le sorti.
Grande fotografia e ottimi effetti speciali come al solito, ma trama fiacca, troppe parole e un sense of wonder che ormai latita da parecchio. HP 7.1, in attesa del gran finale, conquista una sufficienza rosicata.
Woody Allen, con Incontrerari l'uomo dei tuoi sogni, è anche peggio. Se Basta che funzioni mi aveva notevolmente divertito, quest'ultima commedia lascia totalmente indifferenti. Non fa ridere, non fa sorridere, non fa riflettere. Nulla.
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